“Ancora una volta, senza averne alcun titolo giuridico – il sindaco Nizzi – cita a sproposito la normativa europea per giustificare in tutta evidenza una sua posizione personale contraria alla tutela di tutti quegli imprenditori (per la maggior parte locali), che nella stragrande maggioranza dei casi, svolge egregiamente il proprio lavoro e vorrebbe continuare a svolgerlo quantomeno fino al 2033 come previsto dalla legge”. Lo sostiene in un comunicato la minoranza del consiglio comunale di Olbia.
“Tutta la minoranza compatta – recita la nota – esprime vicinanza alle famiglie degli imprenditori balneari e a quelle dei numerosissimi lavoratori dipendenti, immaginando lo sconforto nel leggere detto articolo in questo momento di gravissima crisi socio-economica, che peraltro lascia poche prospettive per la stagione estiva alle porte.
Confidiamo che quanto espresso nei giorni scorsi da esponenti del governo, in merito ad un imminente provvedimento, possa vedere prestissimo la luce, e così spazzare via gli ultimi dubbi di quei pochi sindaci che ancora non intendono estendere le concessioni secondo la Legge 145/2018 che, lo ricordiamo ancora una volta, è pienamente vigente, non essendo stata impugnata innanzi la Corte Costituzionale o fatta oggetto di procedura di infrazione dalla Comunità Europea”.
Il documento è firmato dai consiglieri e le consigliere di minoranza: Amedeo Bacciu, Patrizia Desole, Antonio Loriga, Gaspare Piccinnu, Ivana Russu e Massimo Satta (Coalizione Civica e Democratica), Davide Bacciu (Lista Civica Progetto Olbia), Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu (M5S)