Durante il precedente e burrascoso Consiglio comunale è stato approvato il PUL, Piano di Utilizzo dei Litorali. Tra le osservazioni votate in quell’assemblea, la n.29 è rimasta nel limbo perché, per dirla in termini calcistici, è finita in pareggio. I 20 consiglieri presenti si divisero: 10 votarono a favore e 10 contro. Verdetto: votazione “senza esito”, dunque “nulla” e la stessa venne rimandata al successivo consiglio, vale a dire, quello di oggi. E fatalmente, malgrado i buoni propositi e i reiterati appelli alla pace, all’unità, al rispetto delle regole in nome di un patto di non belligeranza tra i consiglieri del PD, ancora una volta è successo di tutto. Come si vedrà nelle immagini riprese con un palmare c’è mancato poco che alcuni consiglieri venissero alle mani!
Prima della storica votazione della variante urbanistica che darà il via libera all’investimento complessivo del Fondo del Qatar sul Mater Olbia e mentre da Roma arriva la notiza dell’investitura del Presidente Mattarella, il Consiglio comunale deve sbrigare una pratica rimasta impigliata nelle maglie tecniche del precedente Consiglio comunale. L’Osservazione al PUL n° 29.
Il proprietario di un terreno a ridosso della splendida spiaggia di Marina Maria, nei pressi del ponticello utilizzato per accedere all’arenile, chiede al Comune il via libera per realizzare un parcheggio a pagamento. In mancanza di altre aree di sosta e in considerazione che vicino alla spiaggia gli spazi per le auto potrebbero finire dentro una zona classificata come ZPS (Zona Protezione Speciale) la Commissione Urbanistica, presieduta da Giorgio Spano (PD2) si pronuncia favorevolmente. La stessa Commissione, però, non è a conoscenza di una variante realizzata da parte dei tecnici del Comune che prevede un’area destinata a parcheggi comunali.
Quella modifica alla planimetria è l’oggetto dell’emendamento che viene presentato al Consiglio. Dunque, visto che l’Amministrazione ha in progetto parcheggi comunali non ha senso che dia l’ok alla proposta del privato. Per questo motivo, alla luce della novità, lo stesso Giorgio Spano nelle dichiarazioni di voto afferma che il suo gruppo avrebbe votato NO all’Osservazione n.29 e, giocoforza, si sarebbe espresso con un SI all’emendamento.
Dunque tutto chiaro e liscio come l’olio? Manco per sogno. Alla faccia delle precedenti dichiarazioni pubbliche modello “Mulino Bianco” la discussione prende una piega inaspettata nella quale prevale il solito muro contro muro. Anzi giavellotto contro giavellotto. Ogni tentativo di chiarire le cose finisce per alimentare la confusione. Ancora una volta PD1 contro PD2 in un film già visto e rivisto con la minoranza che ci mette del suo, come se ce ne fosse bisogno, per mischiare ulteriormente le carte. Quella a cui si assiste non è altro che la replica della precedete assemblea con alcuni consiglieri che lasciano lo scranno lanciandosi accuse reciproche.
A fatica, l’aula si ricompone e si va alla votazione che sancisce l’assurdo e incomprensibile risultato: NO all’osservazione e NO all’emendamento! Morale: Marina Maria non avrà né parcheggio “privato” né parcheggio “comunale”. Il video in fondo all’articolo documenta quanto è successo questa mattina. Preparatevi.
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