★ VIDEO ★ Olbia. Non si ferma la protesta degli autotrasportatori giunta al terzo giorno di blocco. Nessun camion, a parte quelli che trasportano medicinali, ossigeno, qualche cisterna di latte e scarti di animali, passa il presidio organizzato sul viale dell’Isola Bianca e in contemporanea al porto industriale di Cocciani.
Gli autisti che sbarcano dalle navi si uniscono alla protesta e vanno a parcheggiare negli spazi interni del porto. “Andiamo avanti ad oltranza”, dicono mentre da Roma non arrivano risposte soddisfacenti.
Bocciato il tentativo della viceministra Teresa Bellanova che ha incontrato i rappresentanti degli autotrasportatori. “Ad oggi dal Ministero dei trasporti non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti – recita la nota di Unatras -. Sulla questione gasolio la viceministra ci ha annunciato che la riposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale del governo di cui non si conosce l’entità effettiva. (Si apprende da fonti di stampa che con il Consiglio dei ministri di giovedì ci sarà una riduzione generale del costo del gasolio di 15 centesimi)”
Per fermare la speculazione in atto, abbiamo chiesto di attuare dei controlli serrati oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio. Non abbiamo firmato alcun accordo – conclude il documento – ma il tavolo resta aperto permanentemente”.
Intanto al porto di Olbia, dove la protesta si fa sempre più dura (i mezzi parcheggiati sono circa 500), l’idea che lo sforzo del governo si limiti a una diminuzione di 15 centesimi sul prezzo del gasolio non viene neanche presa in considerazione. Anche perché, a parte la corsa inarrestabile del carburante, le gomme sono aumentate del 25% e il trasporto sulle navi è cresciuto di circa 130 euro a traversata.
Ci vorrà ben altro per sbloccare la situazione anche se nessuno tra i lavoratori che hanno spento i motori al porto si avventura a ipotizzare un prezzo congruo al litro del gasolio che mai, neanche in tempi di totale austerità, aveva superato la benzina.
In queste ore sembrerebbe battere un colpo anche la Regione Sardegna che avrebbe convocato a Cagliari alcuni rappresentanti degli autotrasportatori e si starebbe valutando una seduta specifica del Consiglio regionale sul caro carburante. Se ne saprà di più nelle prossime ore. Di seguito immagini e voci dal porto di Olbia ▶︎