Sono partite da Olbia le indagini condotte dai Carabinieri di Nuoro e dalla Stazione di Mamoiada, coordinate dal sostituto procuratore del Tribunale di Nuoro, Riccardo Belfiori, che hanno permesso di smantellare un’associazione per delinquere finalizzata al furto di auto, ricettazione, riciclaggio di veicoli e frodi assicurative. Al centro dell’operazione un famiglia di Mamoiada che gestisce un’officina con autocarrozzeria.
L’indagine è stata avviata nel mese di agosto del 2018 a seguito del furto di due autovetture dal porto di Olbia, destinate al lungo noleggio e rinvenute, con le chiavi e senza alcun segno di effrazione, nel Comune di Mamoiada.
Dall’avvio delle attività è emerso un intenso traffico di automezzi rubati, molti dei quali provenienti dal porto di Olbia, ove sostavano per lungo tempo sulle banchine. Automezzi nuovi che venivano riciclati attraverso l’acquisto, per pochi euro, di omologhi veicoli incidentati o da rottamare dei quali venivano utilizzati i documenti di circolazione, per essere poi rivenduti a prezzo di mercato ad ignari acquirenti o a compiacenti sodali.
Per questa attività di compravendita i fratelli M., proprietari dell’officina/carrozzeria di Mamoiada, si avvalevano della complicità di una nota concessionaria di auto nuorese a cui intestavano i veicoli oggetto di riciclaggio per evitare di essere collegati alle operazioni di transazione.
Questi soggetti, inoltre, sempre avvalendosi della loro attività di autoriparazione si sono resi responsabili anche di innumerevoli truffe in danno delle assicurazioni con la compiacenza di alcuni periti assicurativi che ne traevano il loro profitto.
I Carabinieri hanno documentato 60 casi di pratiche di sinistri stradali mai avvenuti e un compenso (in otto mesi) da parte delle assicurazioni di circa 130.000 euro verso l’autocarrozzeria M. Il ruolo dei periti compiacenti era di stimare il danno da rifondere sempre al massimo valore.
L’Autorità Giudiziaria ha ritenuto di sequestrare l’attività commerciale degli arrestati per il ruolo determinante nel riciclaggio dei veicoli e nelle truffe assicurative.
L’ambito di operatività della banda si estendeva a tutto il territorio nazionale ove veniva effettuata per la ricerca di veicoli incidentati o da rottamare, necessari al riciclaggio. Sempre con il provento delle attività illecite veniva effettuata anche la compravendita di veicoli di provenienza legittima, rivenduti sempre attraverso prestanome, a prezzo maggiorato.
Con l’operazione condotta da oltre 100 militari del Comando Provinciale di Nuoro, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, del Nucleo Cinofili e del 10° Elinucleo di Olbia è stata data esecuzione a due misure cautelari in carcere a carico dei fratelli A. e L. M., una agli arresti domiciliari relativa alla sorella G. M. e sei persone sottoposte all’obbligo di dimora presso i rispettivi comuni di residenza, nonché al deferimento in stato di libertà di 45 persone responsabili a vario titolo di reati commessi in concorso con gli associati.
I militari al termine delle operazioni hanno sequestrato 7 veicoli oggetto di riciclaggio per un valore di circa 60.000,00 euro, denaro in contante per circa 12.000,00 euro e sottoposto a sequestro i rapporti finanziari degli indagati.