Un vero e proprio attentato ha colpito nel cuore della notte il cantiere della foresteria comunale di Monti, dove ignoti hanno dato alle fiamme la struttura dopo averla cosparsa di liquido infiammabile. Un gesto che va oltre il semplice vandalismo e che sembra configurare un attacco diretto ai progetti di sviluppo del territorio.
I danni provocati dall’attentato incendiario si aggirano tra i 30 e i 40mila euro, una cifra che rappresenta non solo una perdita economica importante per le casse comunali ma un colpo diretto alle aspettative di crescita di un’intera comunità.
Il sindaco Emanuele Mutzu non trova parole per descrivere la propria indignazione di fronte a questo atto criminale che ha colpito un progetto simbolo per il paese. “Uno sfregio all’Amministrazione Comunale, uno sfregio alla Comunità Montana, uno sfregio ad una comunità intera, uno sfregio ad un paese, uno sfregio ad un territorio, uno sfregio a tutti”, ha dichiarato il primo cittadino con parole di getto che esprimono rabbia e sconforto.
L’edificio oggetto dell’attentato era destinato a diventare una foresteria di accoglienza al servizio del centro sportivo, un tassello fondamentale nella strategia di sviluppo turistico e sociale del territorio. L’amministrazione comunale aveva già avviato regolarmente i lavori di ristrutturazione attraverso una ditta che si era aggiudicata l’appalto e tutto procedeva secondo la tabella di marcia prevista.
“Vigliaccate che hanno un responsabile che deve essere individuato e che deve pagare”, aggiunge il sindaco Mutzu, definendo l’attentato come “gesti lontani dalla nostra cultura”. Le sue parole rivelano un profondo senso di umiliazione: “Sono umiliato e disgustato da questo attentato alla nostra comunità”.
Le conseguenze dell’attentato incendiario costringono ora l’amministrazione a ripartire completamente da capo con tutte le procedure, sempre che le fiamme non abbiano provocato danni strutturali irreparabili che potrebbero compromettere definitivamente l’intero progetto. Sarà necessaria una perizia tecnica approfondita per valutare l’effettiva possibilità di proseguire con i lavori. Indagano i Carabinieri.