Siamo arrivati alla terzultima gara di ritorno e l’Olbia nella partita infrasettimanale prevista per giovedì ore 20,30 sarà di scena a Recanati contro la Recanatese, squadra che riappare nei campionati di serie C dopo 74 anni. I marchigiani hanno fatto un ottimo campionato ma soprattutto hanno giocato un girone di ritorno da vera “big” collezionando 28 punti in classifica, con solo tre sconfitte, subite tutte in casa.
L’Olbia di Occhiuzzi ha preparato questa trasferta con molta attenzione, il coach dei bianchi vuole chiudere il capitolo salvezza quanto prima per consegnare alla città ed ai suoi tifosi la permanenza nella terza categoria nazionale anche per il prossimo anno.
Il mister si presenta in sala stampa e dichiara: “A tre giornate dalla fine dobbiamo dare ancora tutto, abbiamo il dovere di recuperare il terreno perso nel corso del girone d’andata e per fare questo dobbiamo mantenere il piglio di quest’ultimo scorcio di campionato. Dopo la partita contro l’Alessandria non vogliamo fare passi indietro e vogliamo affrontare la gara con la massima attenzione per cercare di sbagliare il meno possibile”.
Dopo Recanati ci attende la capolista (per ora) Reggiana, l’Olbia può essere l’ago della bilancia di questo campionato?” Assolutamente no, noi dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile, nel girone di ritorno abbiamo fatto un bel percorso (23 punti) adesso, ancora di più, voglio vedere in campo, coraggio, anima e cuore”.
Se la partita contro l’Alessandria è stata definita importante come possiamo definire questa contro la Recanatese? “Vitale. Questa deve essere una gara vitale per noi, perché darebbe valore al nostro percorso e contribuirebbe a tenere un buon margine dalla zona play out. Una grande prestazione – prosegue Occhiuzzi – darebbe valore a quanto fatto dai ragazzi in campo, questo è un gruppo unico, non ci sono fazioni o gruppetti ma si ragiona tutti insieme. Ciò che mi fa impazzire di questi ragazzi è la loro unione, tutti si sentono motivati nel rafforzare questo fattore aggregante, per raggiungere tutti insieme i nostri traguardi. Tutto ciò mi riempie d’orgoglio”.
Questa settimana è stata caratterizzata da un lavoro in allenamento a dir poco maniacale: “Si è corretto che sia così, si sa che gli ultimi scalini sono sempre i più difficili da percorrere, adesso il più grosso errore che si possa fare è quello di sentirsi appagati, se ci sentiamo arrivati vuol dire che non abbiamo capito niente, anche perché la classifica dice ben altro”.
L’allenatore dell’Olbia chiude la sua conferenza stampa così: “Dobbiamo lavorare giorno dopo giorno e cercare di fare le migliori prestazioni, poi se c’è una squadra che fa meglio di noi vuol dire che batteremo le mani”.
La compagine olbiese parte questo pomeriggio destinazione Recanati, cittadina che diede i natali al poeta Giacomo Leopardi, chissà che oltre “la siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude” ci siano i punti salvezza che servono all’Olbia per regalare alla città ed ai tifosi la permanenza in serie C.