Sono ormai otto mesi che l’Olbia Calcio non riesce a regalare ai propri tifosi una vittoria, quella scintilla capace di riaccendere l’entusiasmo e far credere che il calcio – come ogni sport – è fatto di alti e bassi, ma anche di gioie. L’ultima vittoria risale al 17 marzo 2024, quando mancavano sette giornate alla fine del campionato. Sotto la guida di Marco Gaburro, l’Olbia affrontò la Recanatese e vinse con un roboante 4 a 1: gol di Montebugnoli, una rete di Sbaffo per la Recanatese, poi Nanni e la doppietta di Ragatzu a sigillare una giornata perfetta.
Sembrano passati secoli, eppure sono solo otto mesi. Dopo quella partita, l’Olbia ha concluso il campionato di Serie C con sei gare e un solo punto strappato contro il Pontedera (2-2). Poi è arrivata la retrocessione in Serie D, seguita da un’estate turbolenta tra mancata iscrizione e ripescaggio, e l’inizio di un campionato che ha visto l’Olbia racimolare appena tre punti in nove partite. Una cosa è chiara: manca la vittoria.
Negli ultimi – e ormai famosi – otto mesi abbiamo visto ben cinque allenatori diversi alternarsi sulla panchina dell’Olbia; tuttavia, cambiano i direttori d’orchestra ma la musica è sempre la stessa, tanto che diventa anche imbarazzante presentarsi in sala stampa per la consueta conferenza prepartita e chiedere al Mister “Cosa si aspetta dalla prossima gara?”. Nonostante tutto, Gatti continua a guardare al futuro con ottimismo, ricordando a tutti che “non può piovere per sempre, prima o poi spunterà il sole”. La speranza è che quel momento arrivi presto, portando una vittoria che non solo darebbe fiducia ai calciatori e alla dirigenza, ma soprattutto offrirebbe ai tifosi un segno di un futuro più promettente. Una cosa è certa: l’Olbia non merita di stazionare nella penultima posizione della classifica.
Prossimi due incontri saranno difficili?
“Non vi nascondo che la situazione non è per niente facile, tutto sembra ancora più impegnativo perché prima di giocare contro i nostri avversari dobbiamo vincere contro noi stessi, nel momento in cui noi vinceremo questa gara tutto si sbloccherà. Noi dobbiamo affrontare tutto con l’importanza che ogni partita merita ma consapevoli che – a differenza dei nostri avversari – noi giochiamo con la necessità di vincere che ormai è diventata indispensabile. Per il momento non stiamo ottenendo risultati auspicati – e questo è il vero problema – ma io continuo a dire che abbiamo trovato delle certezze. Non abbiamo alternative dobbiamo continuare a lavorare, restare uniti e credere nel lavoro quotidiano che stiamo facendo”.
Mister, dopo l’espulsione di Lucarelli, gli infortuni di Gonzales e La Rosa, la difesa si ricompatta con Marie Sainte e Anelli?
“Ancora non ho deciso chi gioca ma sicuramente Marie Sainte sarà della gara mentre Anelli ha ancora qualche fastidio e dalla prossima settimana si unirà al gruppo al cento per cento”.
Quale è lo stato psico-emotivo della squadra?
“I calciatori sono carichi anche se è diverso essere carico durante la settimana rispetto a quando si scende in campo per i punti che contano. È una carica diversa. Quella della domenica è quella che ci fa fare i punti. Penso però che siamo sulla giusta strada e stiamo migliorando, cercando quella calma che serve per approcciare meglio le gare”.
Che squadra è la Lodigiani?
“È una squadra determinata, che attacca dai lati, difendono con quattro a volte a cinque e mettono in pratica delle varianti tattiche interessanti ma io, in questa fase, devo pensare sempre di più a noi e ai nostri problemi”.
All’Olbia manca di più la determinazione, la tattica, la tecnica o la fortuna?
“Personalmente credo che la fortuna la dobbiamo aiutare se no non viene. È come giocare al superenalotto, se non giochi non vinci. Noi dobbiamo attuare quei meccanismi che ci avvicini di più al successo. Tatticamente abbiamo trovato un po’ di ordine per cui penso che sia più la determinazione che potrebbe aiutarci ma sappiamo che la determinazione è sempre alimentata da un fattore emotivo”.
A questo punto non c’è che attendere la risposta del rettangolo verde.