In merito all’assegnazione da parte della Regione delle risorse relative al ‹finanziamento indistinto› secondo il consigliere di maggioranza Giuseppe Meloni (PD) “risulta una sproporzione delle somme assegnate in rapporto al bacino di utenza delle aree di competenza di alcune Aziende Sanitarie. In particolare all’ASL di Olbia, per abitante, l’importo è di circa 1.345 euro mentre all’ASL di Nuoro è 1.766 euro e a quella di Oristano circa 1.538 euro per abitante”. Sulla base di questi dati Meloni ha presentato un interrogazione mente il collega di opposizione, il forzista Giuseppe Fasolino continua a battere sulla iniquità del disegno di riassetto che porterebbe di fatto alla cancellazione dell’Asl di Olbia.
Ecco l’interrogazione dell’on. Giuseppe Meloni (PD) con richiesta di risposta scritta, sull’assegnazione teorica delle risorse per il finanziamento indistinto di parte corrente delle Aziende Sanitarie per l’anno 2016.
premesso che:
– recentemente è stata inviata alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Sardegna, apposita comunicazione riguardante l’assegnazione delle somme per le finalità di cui all’oggetto;
– sebbene tale assegnazione risulti quantificata in via del tutto provvisoria, non si può tuttavia non notare l’evidente sproporzione delle somme assegnate, in rapporto al bacino di utenza delle aree di competenza di alcune Aziende Sanitarie;
– risulta per esempio assegnata alla ASL 2 di Olbia, la somma di euro 215.330,850,00 a fronte di un bacino di utenza di circa 160.000 persone;
– tralasciando le Aziende Sanitarie di Cagliari e Sassari i cui ampi bacini di utenza paiono compensati sia dalle risorse assegnate direttamente sia da quelle destinate alle Aziende Ospedaliere autonome e Universitarie e tralasciando parimenti quelle con bacini di utenza notevolmente inferiori ( ASL 4 Lanusei, ASL 6 Sanluri, ASL 7 Carbonia), il confronto con le Aziende Sanitarie con bacini di utenza similari (Nuoro 157.000 persone. Oristano 161.000 persone), pare quanto mai impari. Risulta infatti dalla semplice operazione aritmetica che, a fronte di una assegnazione di risorse pari a circa 1.345 euro per abitante, assegnate all’ASL di Olbia, ne risultano assegnate circa 1.766 euro per abitante all’ASL di Nuoro e circa 1.538 euro per abitante a quella di Oristano;
– e bene inoltre evidenziare che nei mesi estivi la popolazione interessata ai servizi dispensati dalla ASL di Olbia raggiunge numeri tali da annoverarla tra le ASL più popolose dell’intera isola.
posto quanto sopra, pur considerando la dichiarata provvisorietà dell’assegnazione, ma tenuto conto che i valori in argomento verranno utilizzati quale base per la programmazione delle attività dell’anno e per la predisposizione del bilancio consolidato previsionale,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere quali modalità siano state utilizzate per la provvisoria quantificazione delle risorse di cui sopra e quali siano invece i parametri da assumere per la loro quantificazione definitiva;
Fasolino, dalla parte opposta, continua la sua battaglia contro il disegno che cancellerebbe la Asl della Gallura: “Non si è ancora chiusa la pagina sulla riforma degli Enti locali che relega il centro Nord Sardegna a fanalino di coda del sistema amministrativo regionale che già si prepara il “sequel” della serie: Cagliari, unico centro amministrativo-istituzionale della Sardegna. La proposta di riforma che prevede la drastica riduzione del numero delle Asl sarde è in linea con l’azione di smantellamento della Sardegna che ogni giorno la Giunta regionale sta mettendo in campo a vantaggio di un solo territorio, anzi meglio di una sola città: Cagliari». È quanto dichiarato dal Consigliere Regionale, Giuseppe Fasolino, in merito alle dichiarazioni dell’Assessore Regionale alla sanità, Luigi arru, che ha previsto per l’isola al massimo tre Asl.
«Non si tratta di condurre una inutile battaglia di campanile, o di una guerra tra poveri, – incalza Fasolino -, ma da troppo tempo si susseguono indiscrezioni e ipotesi di chiusura o accorpamento delle Asl sarde; voci che destano molta preoccupazione in territori come la Gallura, già ampiamente penalizzate da scelte incoerenti. Sono convinto che servano doverose operazioni di contenimento della spesa nel settore sanitario, ma è inaccettabile pensare alla cancellazione di sistemi che hanno il compito di fornire adeguata e funzionale erogazione del servizio sanitario.
«Assistiamo invece ad una Sardegna sempre più squilibrata, come “squilibrato”, ma con evidente diverso significato il disegno che sottende scelte che vanno nella sola logica di penalizzare la Sardegna e i sardi. Una concentrazione di potere e competenze – prosegue Fasolino – che produrrà come solo effetto quello di fare “tabula rasa” nel resto dell’isola e che si colloca in netta antitesi con le peculiarità e le croniche carenze dei nostri territori, dove vigeva semmai l’obbligo e la necessità di una più omogenea ripartizione di servizi e funzioni».
«Nella malaugurata ipotesi – conclude Fasolino – che la Giunta porti a compimento la sua azione di accentramento e monopolizzazione con la nascita di una o al massimo di pochi giganti iper-burocratizzati, assisteremo all’ennesimo accentramento decisionale sempre più sordo nei confronti delle esigenze territoriali e dei diritti dei cittadini- utenti».