Olbia 6 ottobre 2025 – Prende il via la campagna di sensibilizzazione “La Asl Sì dona” promossa dalla Direzione della Asl Gallura e dalla SSD di Medicina Trasfusionale in collaborazione con l’Avis Olbia. Per tutto il mese di ottobre medici, infermieri, collaboratori e personale amministrativo dell’Azienda sanitaria gallurese potranno donare il sangue presso il Centro Trasfusionale di Olbia.
Un’iniziativa che unisce chi quotidianamente lavora per la salute dei cittadini e chi opera per incrementare la raccolta di sangue, sostenendo una causa solidale fondamentale per la vita.
«Tutti gli operatori della Asl Gallura sono coinvolti professionalmente ogni giorno in attività che mettono in luce il continuo bisogno di sangue. Ci auguriamo che l’esempio che i nostri dipendenti, in forma volontaria, daranno per sostenere questa causa – sottolinea la Direzione Aziendale della Asl Gallura – possa servire ad attirare nuovi donatori verso il nostro Centro Trasfusionale. Il personale della struttura e i volontari Avis saranno a loro completa disposizione. L’obiettivo delle campagne di sensibilizzazione è arrivare all’autosufficienza e superare la carenza di sangue, in modo da consentirci di garantire terapie salvavita e tempestività nelle attività chirurgiche».
Nelle Unità Operative e nei servizi aziendali si stanno raccogliendo le adesioni che verranno trasmesse al Centro Trasfusionale per calendarizzare le donazioni.
«La condivisione di questo progetto con la Asl Gallura è estremamente importante – afferma il Direttivo dell’Avis Olbia – perché gli operatori dell’assistenza sanitaria possono veicolare un messaggio positivo verso quei cittadini che ancora non si sono presentati alle porte del Centro Trasfusionale o a quelle delle autoemoteche. Sappiamo che nelle strutture sanitarie della Asl Gallura c’è tanta professionalità, ma anche tanta umanità e ringraziamo anticipatamente tutti coloro che parteciperanno alla campagna. Avis Olbia, con il fondamentale supporto degli operatori del Centro Trasfusionale della Asl Gallura, continuerà a coinvolgere sempre più istituzioni, imprese e associazioni nelle attività perché crediamo che sia la strada più giusta per fare comunità e raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza trasfusionale».
































