Arzachena si sfila e dice no alla fondazione del Trenino Verde, istituita lo scorso 5 dicembre a Sassari. L’assenza del comune smeraldino e di Palau dal nuovo progetto di sviluppo e rilancio del trenino turistico, fortemente voluto dalla Regione Sardegna, fa emergere posizioni contrastanti da parte dei comuni interessati dal tracciato della ferrovia, descritta mirabilmente da David Lawrence nel suo libro “Mare e Sardegna”. Sono 43 su 58 i comuni sardi ad aver sottoscritto l’adesione alla “Fondazione Trenino Verde storico della Sardegna”, con la firma dell’atto costitutivo nell’Aula Magna dell’Università di Sassari.
“Oggi è una giornata storica – ha affermato in quell’occasione l’assessore regionale ai trasporti Antonio Moro – e la fondazione ha l’obiettivo di rilanciare la risorsa del trenino verde, un simbolo e veicolo della nostra identità, e rendere i comuni protagonisti, con un meccanismo di gestione efficiente e strumenti per favorire la crescita turistica e il suo sviluppo economico”.
La fondazione ha infatti tra le sue finalità quella di elaborare programmi culturali, turistici, enogastronomici, condurre attività di ricerca e promozione, contribuire alla progettazione e alla realizzazione di azioni di sviluppo territoriale.
Sulla linea Tempio Pausania – Palau hanno aderito al progetto Tempio Pausania, Calangianus, Luras e a breve anche Sant’Antonio di Gallura. Non invece Arzachena e Palau, per motivazioni differenti.
Il comune dell’orso infatti da qualche anno ha elaborato un programma di dismissione della stazione di Palau Marina, con l’eliminazione del tracciato ferroviario che la collega con la stazione situata al centro del paese.
I lavori di dismissione dei binari, con capolinea sul retro della stazione marittima affacciato sull’arcipelago della Maddalena, sono stati bloccati nel 2020 dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Soprintendenza. Il tracciato è infatti tutelato dalla legge 128 del 2017, secondo cui per effettuare i lavori occorrono pareri e autorizzazioni degli enti preposti.
Il comune di Palau ha quindi presentato un ricorso al Tar che è stato tuttavia respinto, determinando di conseguenza un rapporto molto conflittuale con le attività del trenino verde.
Diversa la situazione di Arzachena, sulla cui stazione opera da alcuni anni anche il progetto culturale del museo Labenur.
“Non mettiamo in dubbio la bontà dell’intento – afferma l’assessora al turismo Claudia Giagoni – ma abbiamo sempre avuto perplessità sulla fondazione, che a nostro parere non andrà a snellire le procedure per la valorizzazione di un bene importante come il trenino verde. Ci sono state diverse interlocuzioni con Arst ma nulla di quello che avevamo concordato è stato portato avanti, e per questo motivo abbiamo deciso per il momento di non aderire alla fondazione”.
Uno stop che rischia quindi di rallentare i progetti di sviluppo del trenino in Gallura, dove sono in corso in questo periodo lavori urgenti di manutenzione della linea che hanno causato la cancellazione di tutti i viaggi lo scorso anno.