ARZACHENA. Le sedute del consiglio comunale di Arzachena sono ormai un ring dove i ganci, i diretti e i montanti sono rappresentati dagli interventi duri e aspri dei rappresentanti di maggioranza e opposizione.
L’assise comunale si è riunita per discutere di variazione al bilancio, verifica delle aree fabbricabili dedicate a insediamenti produttivi e residenziali e approvazione alla nota di aggiornamento al documento unico di programmazione per il triennio 2024/2026.
La discussione tuttavia più che sui punti all’ordine del giorno ha fatto emergere le schermaglie emerse nelle precedenti sedute. I consiglieri Francesca Pileri e Rino Cudoni hanno messo in evidenza la mancata applicazione del regolamento comunale e le criticità della gestione dei rifiuti, il cui bando è scaduto a luglio scorso ed è attualmente in regime di proroga.
Critica a cui il ha risposto il delegato all’Ambiente Michele Occhioni dichiarando che l’amministrazione prenderà tutto il tempo necessario per l’elaborazione del nuovo bando affinché l’appalto consenta di migliorare il servizio che nel corso degli anni ha consentito di ottenere fino all’83% di raccolta differenziata.
Il dibattito tuttavia si è “infuocato” con l’intervento del sindaco Roberto Ragnedda che ha risposto duramente al consiglieri Fabio Fresi, il quale nel suo intervento ha criticato la mancata individuazione di nuovi piani per l’edilizia popolare da parte dell’amministrazione comunale.
“A breve verranno assegnati 12 o 13 lotti per attività produttive, ed è un grande risultato – ha dichiarato il sindaco -. Essendo cambiato il ruolo è ormai uso criticare qualsiasi cosa. Sembra che Arzachena negli ultimi 6 mesi sia diventato un far west o addirittura la striscia di Gaza, e allora la colpa è anche dei consiglieri che da subito hanno portato avanti una opposizione interna basata su aspetti di carattere personale”.
Il primo cittadino si è poi scagliato contro i giornalisti, rei a suo dire di fomentare il clima di tensione in paese. “Io ho grande rispetto per il ruolo del giornalista perche il giornalista ha una funzione sociale importante portando le notizie nelle case della gente – ha affermato Roberto Ragnedda -. Purtroppo però di giornalisti non ce ne sono più o ce ne sono sempre meno. Ci sono molti scribacchini che fanno torto e danno ai veri giornalisti”.
A questo punto il consigliere Fresi ha chiesto di poter replicare e, a seguito del diniego da parte del presidente del Consiglio, ha proferito parola con un megafono, subito sottratto dall’intervento di un agente di Polizia Locale.
“Definire scribacchini i giornalisti non è degno di questa aula consiliare – ha dichiarato il consigliere Cudoni in risposta all’intervento del sindaco -. Mi ha disturbato sentire queste parole. La stampa è libera, riporta notizie o interpretazioni di notizie che possono piacere o no. I ruoli però vanno distinti. Chi fa il politico deve occuparsi della cosa pubblica”.
In conclusione di seduta si è posta l’attenzione anche sul tema della sicurezza, alla luce anche dei recenti fatti di cronaca che hanno riguardato il centro gallurese. “La sicurezza è un problema datato con episodi che rispecchiano una società che non piace – ha ribadito il primo cittadino -. Per questo ho cercato di innalzare l’attenzione con Questura e Prefettura per implementare gli organici. La prevenzione ad Arzachena deve esserci tutto l’anno e non solo a luglio ed agosto”.