ARZACHENA. Sono passati dieci anni da quel funesto 18 novembre del 2013 che portò dolore e distruzione in diverse zone della Sardegna. Ad Arzachena un’intera famiglia perse la vita a causa del ciclone Cleopatra.
Isael Passoni, la moglie Mara Rodriguez, 42 anni entrambi, e i figli Weriston, 20, e Laine Kellen, 16, morirono annegati nella taverna invasa dalle acque e sommersa dall’esondazione del rio San Giovanni, in località Lu Mulinu. La famiglia brasiliana viveva al piano inferiore della villa della signora Nicolina Poggianti, di Biella, che ai Passoni aveva ceduto a titolo gratuito l’uso del seminterrato dell’immobile.
La furia delle acque, che arrivò fino al soffitto, sorprese e non diede scampo alla famiglia che non aveva accesso al piano superiore dell’abitazione. Nel 2021 Nicolina Poggianti, accusata di omicidio colposo, è stata condannata a due anni di reclusione con pena sospesa. Le sono state riconosciute le attenuanti generiche e specifiche, mentre è stata contestata la mancanza di abitabilità del seminterrato della villa.
Questa mattina il parroco Mauro Moretti e una delegazione del comune di Arzachena con a capo il vicesindaco Cristina Usai hanno deposto una corona di fiori vicino agli alberi di carrubo piantati nel 2013, a un mese dalla tragedia, dagli studenti della scuola media di Arzachena in ricordo delle quattro vittime.
Una breve e sobria cerimonia in ricordo di un avvenimento che segnò tragicamente la comunità arzachenese. “Tutti abbiamo in mente la brutta serata e nottata di dieci anni fa in cui purtroppo tutta la famiglia Passoni ha perso la vita – ha dichiarato il vicesindaco Cristina Usai – e l’unica cosa che noi possiamo fare in qualità di amministratori e di cittadini è non dimenticare e fare in modo che tragedie come quella di dieci anni fa non accadano più”.