PADRU. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Padru, l’ex sindaco Antonio Satta, ora all’opposizione, è intervenuto per ricordare il suo amico e collega Giorgio Oppi, recentemente scomparso.
“Tra noi c’era una vera amicizia. Un legame profondo che andava oltre le affinità politiche”. Come scrive nel libro/intervista di Augusto Ditel “L’instancabile condottiero”, Satta conobbe Oppi quando entrambi dirigevano un consorzio industriale.
“Con Antonio – raccontava Oppi – siamo cresciuti insieme, e per certi versi siamo stati accomunati da alcune esperienze che hanno contraddistinto la nostra gioventù. Lo conobbi quando facevamo lo stesso mestiere. Lui presiedeva il Consorzio industriale di Olbia, io quello del Sulcis, un ente meno ricco e potente rispetto a quello del capoluogo gallurese, ma comunque importante per il territorio. Durante alcune frequentazioni, appresi che Antonio faceva l’insegnante di educazione fisica, dopo aver conseguito il titolo all’Isef, esattamente come me. Queste due circostanze favorirono non poco le nostre relazioni, sempre improntate a cordialità e amicizia”.
Dal canto suo, Antonio Satta ha sempre considerato Giorgio Oppi l’erede democristiano di Nino Giagu: “Giorgio era un uomo generoso e sempre pronto ad aiutare il prossimo. L’incidente in cui morì il figlio giovanissimo lo cambiò per sempre. Ricordo che per provare a distrarlo per qualche minuto accettò il mio invito di lasciare Cagliari per trasferirsi una decina di giorni a casa nostra a Padru. Nella tristezza della tragedia scoprimmo momenti di grande intimità. Siamo sempre stati ottimi amici e con lui erano frequentissime lunghe telefonate in cui scambiavamo riflessioni e posizioni politiche. In Regione mancherà tanto la sua leadership. Giorgio Oppi è sempre stato un riferimento non solo per gli uomini del suo partito ma per chiunque facesse attività politica in Sardegna”.