OLBIA. Arzachena si schiera contro i progetti di speculazione eolica e fotovoltaica in Sardegna. Il consiglio comunale riunitosi ieri, martedì 19 marzo, ha infatti adottato una mozione con la quale esprime il suo no e promette battaglia nei confronti dei programmi di installazione di pale eoliche e campi fotovoltaici che vedono la Gallura come uno dei territori dell’isola più colpiti dai piani delle società energetiche.
Al Consiglio ha partecipato Maria Grazia Demontis, portavoce del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica, che da tempo si batte per la salvaguardia del territorio dalle speculazioni in campo energetico.
“Il compito del Coordinamento Gallura è difendere il territorio dalla speculazione eolica e fotovoltaica – ha affermato Demontis -. La bellezza e i paesaggi unici della Sardegna non devono essere intaccati. In questo progetto la nostra Isola è considerata come una piccola grande colonia d’Italia e questo è inaccettabile”.
La coordinatrice ha diffuso una serie di dati che aiutano a comprendere meglio i rischi e le speculazioni sui progetti per la transizione ecologica. L’Europa innanzitutto non parla di transizione imposta dall’alto ma di coinvolgimento delle popolazioni, e chiede all’Italia di raggiungere tre obiettivi: due entro il 2030 e uno entro il 2050.
Al 2030 le emissioni da gas serra dovranno essere ridotte del 55% rispetto al 1990 e la produzione di energia fossile dovrà essere compensata per il 65% con produzione da fonti rinnovabili. Entro il 2050, invece, si dovrà raggiungere l’obiettivo della completa de-carbonizzazione.
L’Italia ha acquisito una quota di rinnovabili da produrre pari a circa 70 gigawatt, 6 dei quali sono stati assegnati alla Sardegna. Una quota abnorme, dato che attualmente l’Isola produce 12.000-13.000 megawatt e ne consuma circa 8000.
Il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda ha garantito il sostegno dell’amministrazione alle battaglie portate avanti dal Coordinamento. “È necessaria un’azione politica che deve calmierare e sollevare l’attenzione su questi progetti speculativi – ha detto il primo cittadino -. È un assalto simile a quelli passati degli impianti offshore e lo stoccaggio delle scorie nucleari”.
Al termine del dibattito la mozione è stata votata dal consiglio comunale e inviata alla Regione Sardegna, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il Consiglio è poi proseguito con il ringraziamento alla cittadinanza da parte della vice sindaca Cristina Usai, neoeletta in consiglio regionale: “Ringrazio chi mi ha sostenuto ma anche chi non lo ha fatto. Il primo interesse è ovviamente quello di difendere e portare avanti le istanze del territorio gallurese. Sarò a disposizione di tutti, al di là dei colori politici”.