OLBIA. Nel corso del consiglio comunale di ieri, lunedì 17 ottobre, si è tornato a parlare di Sanità. L’argomento lo ha tirato fuori il consigliere del PD, Rino Piccinnu che si è detto “molto preoccupato perché per fare le analisi in ospedale, più di 10 non se ne fanno. Se qualcuno capita 11° deve mettere mano al portafogli e deve pagare poiché costretto ad andare dai privati. Io e lei signor sindaco – ha detto Piccinnu rivolgendosi a Settimo Nizzi – ce le possiamo permettere e le paghiamo, ci sono invece persone che non possono e rinunciano. Non fanno analisi”.
Il consigliere di minoranza ha aggiunto: “La Sanità non è né di destra né di sinistra. Se noi non ci ribelliamo si va avanti come se niente fosse. Si sappia che il Laboratorio di Analisi, che lavori o che non lavori, la differenza la fanno i reagenti, poi la Regione deve pagare i conti di tutte le società private che danno questi servizi: quindi ci costa due volte”.
Dichiarazioni rimbalzate negli uffici della Asl di Olbia che hanno fatto infuriare il direttore generale, Marcello Acciaro: “Sono stati diffusi dati falsi, non è accettabile creare allarmismo su servizi che stanno funzionando con regolarità”.
Acciaro sostiene che “il Laboratorio Analisi sta fornendo regolarmente i propri servizi all’utenza e lo dimostrano i numeri: nella sola giornata di ieri sono stati 174 gli esami effettuati nella struttura di Olbia, come comunicato dallo stesso Laboratorio alla Direzione Sanitaria”.
Il DG Acciaro ribadisce che “si tratta di dati lontanissimi dalla realtà e questa è una cosa gravissima. I numeri dimostrano tutt’altro e mi rammarico della leggerezza con cui vengono diffusi. Pur nelle difficoltà, che non abbiamo mai nascosto, stiamo facendo il massimo con la collaborazione di tutti per ricercare soluzioni, proprio come è accaduto di recente con il Laboratorio Analisi grazie alla sinergia fra i diversi settori della nostra Asl. Non è accettabile allarmare in questo modo gli utenti”.
E conclude: “Tra le inesattezze ne rileviamo anche un’altra, e cioè che chi non riesce a prenotare deve andare dai privati e pagare, mentre sarebbe stato opportuno ricordare che chi è esente dal ticket nel pubblico lo è anche dai privati”.
































