OLBIA. Il consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo, composto dai comuni di Olbia, Loiri-Porto San Paolo e San Teodoro, festeggia vent’anni.
“In questo anniversario – dichiara il presidente Massimo Canu – possiamo riflettere con soddisfazione sugli sforzi profusi per garantire la conservazione di questo territorio unico. La collaborazione tra l’Area Marina Protetta e le comunità locali è stata fondamentale per raggiungere questo obiettivo comune”.
La creazione dell’Area, sancita con Decreto Ministeriale nel 1997 e successivamente modificata nel 2001, ha delineato tre zone di tutela (A-B-C), conferendo all’Ente un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità marina e degli habitat costieri. Dal 1° gennaio 2004, il Consorzio ha assunto la gestione di questa preziosa risorsa marina, collaborando attivamente per garantire la sostenibilità e la protezione del territorio che comprende 15.357 ettari di mare e 76,094 km di costa.
“Un sentito ringraziamento – afferma Massimo Canu – va a tutte le istituzioni e agli enti che hanno contribuito al successo del progetto: al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al compartimento marittimo del Nord Sardegna della Capitaneria di Porto, al Gruppo Carabinieri Tutela dell’Ambiente, alla Guardia di Finanza della Stazione Navale di Cagliari, all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, all’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, alla Rete regionale per la conservazione della fauna marina ferita in difficoltà, al Corpo Forestale e all’Ufficio delle Dogane di Sassari Centro Operativo di Olbia”.
Canu sottolinea che “Guardando al futuro è essenziale mantenere alto l’impegno nella tutela del territorio, coinvolgendo sempre più le comunità, promuovendo la ricerca scientifica e implementando pratiche sostenibili. Il 2023 ha visto la nascita dei tavoli d’ascolto, un’opportunità per coinvolgere attivamente le comunità e ascoltare le voci di chi vive e ama il mare. Il prosieguo nel 2024 sarà caratterizzato da ulteriori iniziative volte a rafforzare pratiche che tutelino e valorizzino il territorio dell’AMP, il binomio uomo-ambiente, la promozione di una modalità di fare impresa sempre più sostenibile. Solo attraverso uno sforzo unanime possiamo assicurare che le generazioni future possano godere della bellezza e della ricchezza di questa terra, unica al mondo”.