Non si può sapere quanto spetterà alla città di Olbia ma il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli ha comunque inviato una lettera al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e ai Capigruppo consiliari per sollecitare la rapida adozione da parte dell’assemblea del disegno di legge n.172 del 2014 che prevede lo “straordinario” contributo, si fa per dire, di ben 1 milione di euro per tutta la Sardegna. E’ vero che in tempo di carestia non si butta nulla ma se consideriamo che solo nel 2013 i danni per l’intera Sardegna sono stati valutati in circa 650 milioni, pensando al fondo da distribuire nell’isola verrebbe da sorridere se non ci fosse da piangere.
Ad ogni buon conto Giovannelli scrive: “Altre regioni attraverso norme emanate dai rispettivi Consigli regionali, hanno adottato strumenti legislativi che, mediante opportune coperture finanziarie, hanno fornito in pochi mesi un sostegno concreto alle famiglie interessate da eventi simili. Ebbene, il legislatore regionale ligure ha emanato provvedimenti molto incisivi sul piano dell’aiuto alle famiglie e alle imprese”.
La Regione Liguria, non la Regione Sardegna. E senza perdere di vista il focus della lettera che può puntare al massimo a ottenere addirittura soltanto una parte di quel milione, il sindaco spara alto e aggiunge:
“Diverse decine di milioni di euro sono state destinate a copertura dei danni della alluvione del 2011 e per quella del 2014 arrivando a coprire anche l’80% dei danni denunciati dai cittadini nelle perizie. Anche i danni al patrimonio veicolare privato sono stati in parte rimborsati.
Risulta – continua la lettera firmata dal primo cittadino – che la nostra Giunta regionale abbia predisposto un disegno di legge n.172/2014 che ha concluso il proprio iter nella IV commissione consiliare due giorni fa” (in realtà di tratta della VI Commissione “Salute e Politiche Sociali” convocata il 20 ottobre alle 16:30. Se fosse stato in capo alla IV commissione “Governo del Territorio”, la dotazione di un milione sarebbe stato a dir poco ridicola!)
La lettera si chiude con la riverenza di prammatica: “A Lei signor presidente e a voi Onorevoli tutti, chiedo, ciascuno per quanto sarà di propria competenza di voler far si che a quel disegno di legge sia data ogni consentita urgenza, iscrivendolo quanto prima all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio. E un atto che, mediante le opportune coperture finanziarie, potrebbe rappresentare in breve tempo un concreto sostegno alla vita di migliaia di famiglie e imprese nella nostra regione, tanto duramente colpite, che attendono questo gesto di attenzione da parte del Consiglio regionale”.
Concreto sostegno per migliaia di famiglie? A leggere le parole del sindaco viene il sospetto che possa aver scambiato il contenuto del fondo previsto con altri decreti, ma ormai poco importa. Speriamo che la dotazione possa essere ulteriormente finanziata. In ogni caso la lettera ormai è stata inviata e, come detto, in tempo di carestia non si butta nulla.