Il comitato di salvaguardia idraulica di Olbia, noto anche come “anti Mancini”, invia una nota alla vigilia del 2° anniversario della tragica alluvione del 18 novembre 2013 per smontare l’assunto che annuncia il via libera ai lavori di mitigazione del rischio in città. Il comitato sostiene che ad oggi nessun progetto è stato approvato in quanto manca una serie di norme, dal PAI alla Vas.
Domani 18 novembre – si legge nel documento firmato da Felice Catasta – ricorre il 2° anniversario della catastrofica alluvione del 18 novembre 2013… e, il Consiglio Comunale si interroga e discute su chi “ha titolo e diritto” a ricevere i compensi, € 500.000,00 (cinquecentomila), “in acconto” per la sola prima vasca di laminazione. Tali importi, indicati nelle voci di spesa , per la progettazione degli interventi previsti nel “Quadro delle opere per la mitigazione del rischio idrogeologico di Olbia”, assommerebbero a €2,25 Milioni a favore della struttura interna di progettazione.
Questo Comitato ribadisce ancora una volta che i nostri Amministratori ci hanno portato in un”cul de sac!” una sorta di vicolo cieco da cui la nostra città avrà difficoltà ad uscirne! Non si vuole essere pessimisti di per sé, ma la situazione è la seguente:
La Giunta Regionale, in una deliberazione del maggio 2015 ripartisce le disponibilità finanziarie per le opere di mitigazione del rischio alluvione come segue:
- 2015 € 3,2 Milioni,
- 2016 € zero,
- 2017 €4,8 Milioni,
- 2018 € 4,8 Milioni,
- 2019 9,6 Milioni,
- 2020 9,6 Milioni
per un totale di € 32 Milioni.
Nel “Piano di gestione del rischio alluvioni del Distretto Idrografico della Sardegna” datato 30 luglio 2015 inviato al Ministero dell’Ambiente per la prescritta Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la stessa Giunta Regionale prevede per Olbia € 37,2 Milioni cui occorre aggiungere € 91,2 Milioni “promessi !” da Italia Sicura, tutti (€ 128 Milioni) a partire dall’anno 2021!
Dopo che il Ministro Galletti, gli Onorevoli Scanu, Pigliaru, Maninchedda; Giovannelli, gli Assessori Comunali Bacciu, Careddu e ecc, si sono fatti vanto che “era tutto a posto” e che i lavori sarebbero iniziati “a partire da subito”, noi diciamo che, ad oggi, nessun progetto è approvato in quanto mancano:
- l’approvazione dell’aggiornamento del PAI vigente;
- l’adeguamento del piano di fabbricazione;
- la definizione delle procedure di esproprio;
- la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA);
- la Valutazione Ambientale Strategica (VAS);
- il piano del rischio;
- l’esame delle osservazioni presentate da moltissimi cittadini, fra i quali, proprietari ormai da tempo danneggiati dalla svalutazione dei loro beni.
A tutti noi Olbiesi, soprattutto, preoccupa l’allargamento dei canali e la costruzione delle vasche di laminazione in città (opere previste dal Piano Mancini) che vanno ad occupare circa 100 ettari di territorio urbano e viciniore. Ci sembra che il rimedio sia peggiore del male!
Visto il mancato coinvolgimento dei cittadini, le tante anomalie amministrative, tra cui la questione dell’affidamento degli incarichi, al di là delle facili enunciazioni e promesse, qualcuno può chiarirci a che punto siamo nella reale messa in sicurezza di Olbia?
Vorremmo sperare di aver letto male le tabelle con i dati sopra riportati. Dover aspettare fin dopo il 2021 per dare sicurezza alla Città significherebbe far continuare a vivere nell’angoscia tutti gli Olbiesi. Che si riesca, almeno, ad intervenire alle foci eliminando “i tappi!” così come previsto dal “Progetto dei canali scolmatori esterni” che questo Comitato ha da subito sostenuto per facilitare il deflusso dell’acqua in mare!