Stavolta la piena non ha colto impreparate le forze in campo: circa 600 uomini tra esercito, polizia locale, carabinieri, polizia, forestali e soprattutto protezione civile e vigili del fuoco, senza contare i volontari, spesso giovanissimi, accorsi a dare aiuto e conforto alle famiglie ed ai cittadini in difficoltà che potrebbe far lievitare il numero a più di mille persone, hanno fronteggiato gli effetti della nuova, devastante alluvione su Olbia. La De Vizia, intanto, ha annunciato che da domani mattina, sabato 3 ottobre, riprenderà la consueta raccolta differenziata secondo il normale calendario.
Gli agenti della polizia locale battevano la città da giorni con i megafoni invitando la popolazione a stare in casa, in particolare a spostarsi sui piani alti, ad usare l’auto solo in caso di estrema necessità, procedure che hanno evitato di prendere sottogamba la “brutta” pioggia che stava per inondare la città.
“Settanta agenti (uomini e donne), hanno presieduto i punti nevralgici della città mobilitati 24 ore su 24. Al picco dell’emergenza abbiamo chiuso 110 strade cittadine, quelle più pericolose. E stiamo continuando a dare assistenza alla popolazione in difficoltà”, afferma il comandante della Polizia municipale Gianni Serra, soddisfatto che la prevenzione abbia funzionato alla grande. Neppure un ferito, niente insomma, solo case allagate che paragonato al triste bilancio del 2013 è un grandissimo risultato. Gli agenti inoltre sono intervenuti nelle zone alluvionate registrando, tra i casi più eclatanti, il salvataggio di una donna con il figlio rimasti intrappolati in una casa in campagna, circondati completamente dall’acqua. Il supporto dei vigili del fuoco, allertati per l’occorrenza, ha risolto la situazione.
Stanotte poi è arrivata la “cavalleria”: nello specifico circa 100 uomini (e mezzi speciali), della Brigata Sassari, 5° reggimento genio guastatori e 152° reggimento fanteria, comandati dal tenente colonnello Marco Mele, che hanno avuto “in gestione” una delle parti più alluvionate della città , quelle inondate dal rio Siligheddu e dal rio San Nicola. E’ proprio durante il monitoraggio notturno su livello dell’acqua nei quartieri da parte degli uomini dell’esercito che intorno alle 2 di stanotte, una famiglia composta di otto persone è stata tratta in salvo in via Ogliastra e trasferita in una struttura idonea in viale Aldo Moro. Le idrovore dell’esercito, le ruspe e gli altri mezzi, ma anche tutti gli altri mezzi e gli uomini messi in campo, in queste ore stanno continuando ad operare nelle zone più critiche riportando tutto ad una condizione di quasi normalità.
“Dalla fase dell’emergenza si sta passando a quella dell’assistenza alla popolazione”, affermano gli uomini impegnati nelle riunioni del C.O.C, il centro operativo comunale che coordina le forze in campo dal palazzo di Poltu Cuadu, sede dell’aula del Consiglio comunale. Gli “sfollati” in albergo si sono ridotti a 40 persone, sei sono rientrate nelle proprie abitazioni in queste ore, 150 le famiglie che hanno richiesto assistenza, 300 i pasti serviti nelle ore di punta.
Il sindaco Gianni Giovannelli ha spiegato che nelle prossime ore i tecnici del comune passeranno casa per casa per fare un primo censimento dei danni al fine poi di calcolare i rimborsi ai cittadini danneggiati. Giovannelli inoltre ha prorogato la chiusura delle scuole fino a domani, sabato 3 ottobre e, solo per gli alunni ospitati presso i Salesiani, anche per la giornata di lunedì 5 ottobre mentre è prolungata la chiusura del Parco Fausto Noce fino all’intera giornata del 05 ottobre 2015.
Sul fronte trasporti, è tornata operativa alle 14.00 la linea ferroviaria Olbia – Ozieri/Chilivani. La circolazione era stata sospesa alle 15.20 di ieri in via precauzionale per la forte ondata di maltempo che stava interessando la zona.