OLBIA. Ventiquattro scatti esposti al piano terra dell’Istituto Deffenu che raccontano la chiesa ortodossa di Olbia e, in particolare, la messa che ogni domenica richiama tante famiglie. Dietro l’obiettivo della macchina fotografica c’è un alunno della scuola, il 18enne Cristian Csinko, nato a Olbia da genitori romeni.
“Ho realizzato questa mostra grazie al mio professore di italiano, Marco Navone – racconta lo studente -. Lui mi ha ispirato e mi ha dato la spinta per provarci. Ho voluto rappresentare la nostra chiesa perché in molti ancora non la conoscono. Era importante evidenziare l’aspetto della diversità della religione e quello che avviene ogni domenica: dalla consacrazione dei morti, al cibo e fino alle tante persone che condividono gli stessi sentimenti d’amore con le proprie famiglie. E poi la luce della candele che rappresenta Gesù Cristo e infine i bambini, che nella nostra religione hanno un ruolo centrale, e che durante la celebrazione compiono un giro attorno alla chiesa tenendo in mano le icone di Gesù Cristo e della Madonna”.
Un’esposizione tra la liturgia e la meditazione che immerge lo spettatore in un luogo di pace e meditazione. “Durante le nostre messe si canta moltissimo – spiega il giovane -. Il prete si esprime cantando per attirare l’attenzione di grandi e piccoli. Nella vita non sogno di fare il fotografo ma non lo escludo. Se questo mondo dovesse continuare a piacermi e funziona, perché no?”.
L’esposizione del 18enne rientra nella rassegna “Storie di un attimo” ideata dall’associazione Argonauti. Sempre al piano terra dell’istituto superiore olbiese sono collocate le mostre fotografiche “Attraversando l’Uzbekistan” di Luca Altera e “Marocco” di Tiziana Fusiello.
