Non posso più tacere. Dopo anni trascorsi come vostro paziente, sento il bisogno, anzi il dovere, di alzare la voce per rendere omaggio a chi ogni giorno combatte al nostro fianco. Alla straordinaria “batteria” di medici, infermieri, OSS e a ogni singola anima che opera in quel reparto, va il mio pensiero più sincero.
Un grazie speciale ai miei medici curanti, Fancello e Corda, e ai dottori Soro e Denti, non per un titolo o per un ruolo, ma per il legame umano che si è creato, per la fiducia che ogni giorno rinnovate con il vostro impegno.
Vi ringrazio per la forza con cui affrontate le difficoltà, per il sacrificio che non si vede, per le notti insonni e per l’umanità che trasmettete anche quando la stanchezza si fa insostenibile. A chi pensa che a volte mostriate impazienza, rispondo che dietro ogni vostro gesto c’è solo dedizione. È nostro compito, come pazienti e come familiari, avere pazienza e rispetto per chi, con fatica e cuore, ogni giorno ci restituisce la vita.
Io lo so. Sono un vecchio paziente e vi difenderò sempre. So che vorremmo tutti cure dolci e tempi infiniti, ma capisco che, per salvarci, a volte serve correre, essere decisi, mettere la vita davanti a tutto.
Concludo con un grazie che viene dal profondo del cuore: grazie per ogni mattina che mi permettete di vedere, grazie per ogni battito che continua a suonare dentro di me. Siete il miglior team che abbia mai incontrato.
Spero che il mondo intero vi riconosca il rispetto e l’onore che meritate. Un abbraccio forte e sincero.
Giuliano Piccinnu.