Al termine del secondo giorno di emergenza si è praticamente risolta la pratica migranti giunti con la Alan Kurdi almeno per quanto riguarda l’accoglienza a Olbia. Nel tardo pomeriggio, infatti, 110 persone hanno lasciato la città alla volta di apposite strutture di Sassari, Cagliari, Oristano e Nuoro. Tutte resteranno confinate in quarantena poiché entrate in contatto diretto con persone positive al Covid.
In città, ospitati in locali messi a disposizione dalla diocesi, restano soltanto 10 persone. Quelle risultate positive al primo tampone prelevato poco prima dello sbarco dalla nave della Ong tedesca.
In pratica si è conclusa nel tardo pomeriggio la prima fase di accoglienza a Olbia dei 125 migranti giunti al porto Cocciani due giorni fa. Alla luce dell’epilogo, visto che praticamente tutti erano destinati a strutture sparse dal nord a sud dalle Sardegna, c’è da chiedersi se non fosse stato più logico concedere l’ingresso al porto di Arbatax come il comandante della Alan Kurdi aveva chiesto tre giorni fa.
Se non altro agli stessi migranti si sarebbe risparmiato un giorno in più di navigazione, il disagio di una procedure di accoglienza lunga e improvvisata, seppur molto partecipata, e, in ultimo, diverse ore di viaggio in bus.