La brutta notizia è arrivata. Sono 10 le persone positive al Covid tra i 125 migranti sbarcati a Olbia due giorni fa dalla nave Alan Kurdi. Alcuni di questi si trovano da ieri tra le donne e i minori sistemati alla sala congressi della Stazione Marittima, mentre gli altri sono ancora nella caserma dei Vigili del Fuoco del porto Cocciani. Entrambe le strutture sono inaccessibili ma l’attività del porto passeggeri è regolare e non subirà alcuna variazione.
Da ora, dunque, la situazione si complica ulteriormente. Vista la situazione è impossibile stabilire quanto potrà durare l’intero sistema di accoglienza. La presenza dei positivi all’interno dei due gruppi, da una parte gli uomini e dall’altra donne e minori, determina la quarantena per tutti. In questa prima fase occorrerà attendere almeno una settimana per ripetere i tamponi e monitorare la situazione.
Nella sala congressi della Stazione Marittima è già presente una tenda che, presumibilmente, potrà ospitare i positivi al virus, mentre sarà da allestire un’area di contenimento all’interno alla Caserma del porto. Il tempestivo isolamento dei positivi si spera possa evitare la trasformazione del cluster in un focolaio.
Come da protocollo, il controllo da parte della Questura che dispone dei militari della Guardia Costiera e gli agenti della Polizia di Stato sale di livello poiché l’area isolata è cinturata è presidiata per assicurare la normale attività del porto Isola Bianca.