ALÀ DEI SARDI. Entrano nel vivo i festeggiamenti in onore di San Francesco, organizzati dal comitato omonimo. Le celebrazioni hanno avuto inizio lo scorso 25 settembre con il primo giorno di novena, durante la quale centinaia di alaesi si sono recati in pellegrinaggio al santuario campestre per omaggiare il santo.
Lunedì 2 ottobre. Alle 19:00 sarà celebrata la messa presieduta da don Stefano Nieddu, rettore del seminario di Ozieri, e animata dal coro Sant’Austinu di Alà. Subito dopo, al lume delle fiaccole, si snoderà la suggestiva processione che condurrà il simulacro di San Francesco dal suo santuario alla chiesa di Sant’Agostino. L’ingresso del santo in paese sarà accompagnato da uno spettacolo pirotecnico.
Martedì 3. È il giorno in cui inizia ufficialmente la festa, chiamato ad Alà popolarmente “Sas pettas” poiché si prepara la carne, cucinata insieme al brodo, per il grande pranzo del giorno seguente. È anche il giorno dedicato alla morte di San Francesco (3 ottobre 1226). Alle 18:00, infatti, verranno celebrati i vespri del santo, seguiti dalla messa. Per i festeggiamenti civili spazio ai canti a chitarra con i cantadores Adriano Piredda, Giuseppe Contini e Pino Masala, accompagnati alla chitarra da Bruno Maludrottu e alla fisarmonica da Gianuario Sannia.
Mercoledì 4. La giornata centrale della festa inizierà già prima dell’alba. Decine e decine di persone si ritroveranno al santuario per gli ultimi preparativi del pranzo: si taglia la carne a piccoli pezzi e si inizia a bollire il brodo nei locali delle cucine. Alle ore 9:15 circa, dalla chiesa di Sant’Agostino partirà la grande processione che riporterà il santo nella sua dimora.
Il corteo, preceduto dai cavalieri di Alà e Pattada con le loro enormi bandiere, sarà accompagnato dalla banda musicale Luigi Canepa di Sassari, dai gruppi folk Santu Franziscu di Alà dei Sardi e Valle di Olevà di Berchiddeddu, e dai carabinieri a cavallo.
All’arrivo, all’ombra delle querce secolari che circondano la chiesetta dedicata al santo, verrò celebrata la santa messa solenne presieduta da mons. Corrado Melis, vescovo di Ozieri, e animata dalla corale parrocchiale.
Durante questo momento si conoscerà il nome di coloro che avranno l’onore e l’onere di organizzare la festa nel 2024. A seguire sarà servito il pranzo, con centinaia di volontari impegnati nella distribuzione del brodo con la carne ai tantissimi pellegrini presenti e sparsi lungo tutta la campagna.
La sera, alle 18:00, verrà celebrata una seconda funzione per i pellegrini provenienti da tutta la zona. Poco più di un’ora dopo, spazio ai balli sardi coi suonatori locali e il gruppo Festajolos, con Massimo Pitzalis, Giampaolo Melis e Fabio Puddu.
Giovedì 5. Alle 10:30, dopo una piccola processione intorno alla chiesetta, sarà officiata la santa messa presieduta da padre Piero Pigozzi, parroco della chiesa di Sant’Agostino di Sassari, e animata dalla corale parrocchiale. Poi il pranzo per tutti.
Alle 18:00 verrà celebrata l’ultima funzione religiosa, presieduta da padre Ambrogio Lamperti. La sera ancora balli sardi con i suonatori locali e i fisarmonicisti Andrea Loi e Quirico Bacciu.
I festeggiamenti, come del resto anche nei giorni precedenti, proseguiranno per buona parte della notte, con gruppi di persone che si ritroveranno nelle cosiddette “barraccas” per stare insieme e sorseggiare qualche bicchiere di vino e birra.