L’appuntamento si è protratto fino alle prime ore dell’alba, arricchito da musica dal vivo e specialità gastronomiche offerte gratuitamente dagli organizzatori. Una festa che affonda le radici in rituali millenari, quando gli antichi celebravano il solstizio d’estate con l’accensione di grandi falò.
Il cristianesimo si è innestato su queste tradizioni pagane senza cancellarne la componente mistica. Il fuoco continua infatti a essere protagonista di antichi rituali, tra cui quello che suggella rapporti di amicizia e d’amore attraverso il salto delle fiamme. La tradizione locale prevede che si salti per tre volte il falò, alimentato da piante di elicriso – localmente chiamato “lacacasu” – per diventare “compares” o “comares”, legando indissolubilmente i partecipanti in un vincolo di fratellanza spirituale.
Le celebrazioni proseguiranno nel prossimo fine settimana con la festa religiosa vera e propria, organizzata dal comitato dei quarantenni del 1985, che renderà omaggio al Battista con i tradizionali festeggiamenti.