Ha preso il via, presso la Cooperativa Solaria, il progetto “Open Food: cuochi senza barriere”. Si tratta della seconda edizione di un laboratorio di cucina e di arte visive di Visionare Agenzie con il patrocinio dell’assessorato allea pubblica istruzione del comune di Olbia e con la collaborazione di Giuseppe Ortu.
Questa seconda edizione, dal titolo “Di che pasta siamo fatti”, è stata presentata dalla vicesindaca e assessora all’istruzione e alla cultura Sabrina Serra e sarà dedicata alle farine e alle paste.
Il progetto si articola in diverse iniziative, tra le quali un laboratorio di cucina composta da 36 ragazzi con l’inserimento di alcuni ragazzi diversamente abili e di alcuni di diversa provenienza etnica, uno stage formativo curato da chef e professionisti della cucina, una produzione fotografica per raccontare l’esperienza, la presentazione del progetto agli istituti scolastici cittadini e la cucina dal vivo con mostra espositiva in uno spazio urbano cittadino.
Gli istituti scolastici che hanno aderito sono il Liceo Classico A.Gramsci, il Liceo Scientifico A. Mossa, l’Istituto AMSICORA IPIA Agrario e il Liceo Artistico Statale F. de Andrè Olbia.
I partecipanti al laboratorio saranno affiancati da chef e professionisti della cucina: lo Chef Giuseppe Barracu, la chef Gavina Braccu e Diego Di Niglio cureranno la formazione, mentre l’attività didattica sarà fatta nelle cucine della Cooperativa Solaria.
“Dopo il successo della prima edizione ci eravamo lasciati con la promessa di ripetere l’iniziativa – il commento dell’assessora Sabrina Serra – Open Food, oltre alla socializzazione, mira ad essere motivo di stimolo per i giovani, in modo che possano conoscere nuove opportunità nel mondo del lavoro. Questo è inoltre il primo progetto in presenza a partire dopo la pandemia, lo abbiamo finanziato con convinzione e ci crediamo molto”.