Una delegazione di dipendenti di Air Italy è stata ricevuta nella mattinata di oggi, mercoledì 19 gennaio, dal Papa. L’incontro è arrivato a seguito della lettera (vedi in fondo all’articolo) inviata al Pontefice dai lavoratori, la scorsa settimana.
“Dopo l’udienza generale il Santo Padre ha esplicitamente chiesto alle guardie di farci disporre sul sagrato della Sala Paolo VI per un colloquio diretto e personale – fa sapere Marco Bardini di Anpav -. Si è intrattenuto con noi diversi minuti e paradossalmente ha ringraziato lui noi per essere andati nuovamente a trovarlo.
Ha indicato la nostra vertenza come emblema di tutti i lavoratori che perdono il lavoro, sottolineando il fatto che le logiche del massimo profitto portano troppo spesso ad anteporre il denaro all’uomo. Ci ha anche chiesto – continua il rappresentante di Anpav – di pregare per i nostri datori di lavoro, di non odiarli e convincerli che perseguire solo le logiche del profitto è sbagliato.
Ritengo che il Santo Padre abbia ben compreso la sostanza, della vertenza Air Italy – più di quanto l’abbia compresa il Governo – indicandola come emblematica di tutti i lavoratori che perdono il lavoro”.
Di seguito la lettera inviata dai dipendenti di Air Italy al Papa:
“Santità,
a pochi giorni dalla ricezione della lettera di licenziamento, ci rivolgiamo ancora a Voi perché possiate pronunciare una parola di conforto che dia coraggio alle nostre famiglie e a noi forza e speranza.
Le milletrecentoventidue comunicazioni di risoluzione contrattuale recapitateci durante le scorse festività, in piena emergenza pandemica, rappresentano l’emblema anche della sofferenza di migliaia e migliaia di altri lavoratori di tutto il mondo che stanno perdendo in questo momento il proprio lavoro e che, a causa della crisi economica che ha colpito duramente soprattutto il settore del turismo, dei trasporti e del trasporto aereo nel quale la nostra azienda operava, difficilmente troveranno una nuova opportunità.
La nostra azienda, per la quale molti di noi hanno lavorato orgogliosamente per oltre trent’anni, era la seconda compagnia aerea italiana e per quasi sessant’anni ha volato nei cieli italiani e di tutto il mondo.
Air Italy è stata cancellata con un colpo di spugna dai suoi due ricchissimi soci che avrebbero pure potuto chiedere la cassa integrazione per i propri dipendenti ma che hanno preferito volgere lo sguardo altrove, ignorando le richieste che provenivano dai rappresentanti dei lavoratori e da molte istituzioni italiane e che, qualora accettate, sarebbero costate pochi soldi di contributo che invece la proprietà ha preferito non spendere.
Le impietose logiche del massimo profitto hanno avuto la meglio e la politica appare oggi più orientata a consolidare i potentati economici piuttosto che a sostenere chi, col lavoro, ha prodotto la ricchezza di cui quei potentati si avvantaggiano.
A Voi, Santità chiediamo che una nostra delegazione in rappresentanza dei milletrecentoventidue lavoratori di Air Italy possa essere ricevuta in udienza al fine di poter avere una vostra parola di conforto e sostegno in questo difficile momento.
Olbia – Milano, 16 gennaio 2022
I Lavoratori di Air Italy”