OLBIA. È stata revocata la misura cautelare in carcere e sono stati disposti gli arresti domiciliari, con l’uso obbligatorio del braccialetto elettronico, al 34enne olbiese che lo scorso 5 febbraio, in seguito a un violento litigio con la fidanzata, era stato arrestato in flagranza con l’accusa di tentato omicidio.
L’uomo, secondo l’accusa, aveva tentato di colpire la donna con un’arma da taglio. Un fendente era arrivato a segno ferendola in maniera non grave. Era stato proprio lui a chiamare le forze dell’ordine alla presenza dei genitori della donna che si trovavano nella stessa casa ma in un’altra stanza.
Il quadro del reato aveva attivato immediatamente il codice rosso, accelerando le procedure di protezione della donna e il contestuale arresto, da parte della Polizia di Stato, del fidanzato.
Il 34enne era stato arrestato dagli agenti giunti tempestivamente sul posto e tradotto nel carcere di Bancali. Ora, dopo meno di due mesi, il suo avvocato difensore, Giampaolo Murrighile, ha presentato istanza al Gip Alessandro Cossu che l’ha accolta trasformando la misura cautelare in carcere in arresti domiciliari.