★VIDEO★ OLBIA. Dopo il primo passaggio sul lungomare di due giorni fa, il serpentone composto da trenta trattori provenienti da aziende agricole e zootecniche della Gallura ha unito virtualmente il porto Isola Bianca e l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Alle 11:00 i trattoristi sono saliti sui mezzi e alla velocità di 10 km/h hanno lasciato il molo del porto per arrivare fino alla rotatoria interna dello scalo aeroportuale di Olbia passando per via Principe Umberto, via Genova, il lungomare Cossiga, via Roma e Poltu Quadu.
I manifestanti hanno incassato le risposte di Argea rilasciate dal direttore Cuccuru a Olbianova sullo sblocco dei finanziamenti europei e attendono l’ente alla prova dei fatti il cui primo appuntamento è previsto per la fine di febbraio.
Nel pomeriggio, intanto, una delegazione dei trattoristi di Cagliari è giunta al porto per solidarizzare con i colleghi galluresi. I due gruppi spontanei che, è bene ricordarlo, non appartengono a sigle sindacali e rifiutano bandiere politiche dichiarandosi trasversali dal primo momento della protesta, hanno scambiato punti di vista e strategie per il proseguo del sit-in.