Adelina Doneddu si è spenta la notte scorsa. Aveva 74 anni. Le sue tante patologie, negli ultimi tempi, l’avevano costretta ad entrare e uscire dagli ospedali troppo frequentemente al punto da renderla fatalmente vulnerabile. La sua figura resterà indissolubilmente legata al mondo del volontariato per il quale ha combattuto come una guerriera.
Dalle parole di Caterina De Roberto, giornalista dell’Unione Sarda, che ha conosciuto Adelina a metà degli anni Ottanta, emerge il ritratto di una donna “solare e battagliera, lontana anni luce dagli stereotipi allora, e purtroppo spesso ancora oggi, così diffusi sulla disabilità. E del resto ci pensò lei – ricorda Caterina – con una battuta fulminante a seppellire ogni forma di pietismo. Andrà tutto bene, mi disse, saremo uguali, quando potrai dire senza remore “sei uno stronzo” a una persona sulla carrozzina”.
Con Alfonso De Roberto e altri amici come l’ex deputato Gian Piero Scanu aveva fondato l’associazione di assistenza ai disabili “’Un incontro, una speranza’. “Adelina Doneddu è, a mio parere, una figura molto importante nel volontariato cittadino e in generale per Olbia. Il centro “Un incontro, una speranza” aveva seguito da vicinissimo i passi della Croce Bianca, prima con la costituzione in associazione nel 1982 e poi con la realizzazione della sede di via Fausto Noce, importante punto di aggregazione. Portò il suo impegno per i diritti delle persone con disabilità anche nell’aula del Consiglio comunale, dove fu eletta – tra le prime donne in assoluto – nel 1990 nelle file del Psi e ingaggiò diverse battaglie sulla questione delle barriere architettoniche”.
Il legame di amicizia tra Alfonso e Adelina era molto forte e segnato dalla comune militanza sociale. “Il loro impegno di fondatori dell’associazione – conclude Caterina De Roberto – ci ha spinto a legare il premio che la mia famiglia ha deciso di istituire in memoria di mio padre al tema “Uguali e diversi” e nei primi anni, quando ancora le condizioni di salute lo permettevano, ha collaborato attivamente come giurata, con tanta attenzione e sensibilità verso i ragazzi e le ragazze”.

Parole di cordoglio nei confronti di Adelina sono giunte nel pomeriggio anche dall’attuale presidente dell’associazione “Un incontro, una speranza”, Lucia Spano: “Abbiamo perso una grande donna – dice al telefono -. Ci mancherà tantissimo ma resta il suo insegnamento sempre orientato a non mollare mai, anche quando le cose della vita sembrano insuperabili”. Adelina lascia il marito Peppino Ena, due figli, Pasqualino ed Emiliano e l’adorata nipote, Samuela.