Un altro simbolo dell’Olbia calcistica che ci lascia. Feliciano Orazi era nato a Vasto il 29 luglio 1935 si è spento ieri sera ad Avezzano, città dove viveva, dopo una lunga malattia.
A Feliciano Orazi sono legati tutti i ricordi di una storica promozione in serie C dove l’armata bianca fece un girone di ritorno straordinario battendo la quotata Romulea.
Quella fu anche l’ultima promozione della presidenza Pintus. I vecchi sportivi olbiesi ricordano sempre con piacere Feliciano d’Avezzano, lo chiamavano tutti così anche se era nato a Vasto, il tecnico che riporto l’Olbia nel calcio che conta. Tempi memorabili che solo chi ha vissuto anche di passaggio quel periodo non potrà mai dimenticare.
Orazi alla guida dell’Olbia giocò la prima parte del campionato di serie D 1974/75 a Calangianus, per via del rifacimento del manto erboso del Nespoli ma una volta rimesso in piedi lo stadio di casa la sua squadra prese la vetta del campionato e vi rimase fino alla fine. Aliboni, Petta, Lofranco, Di Carlo, Modica, Caocci, Poggi, Selleri, Bagatti, Marongiu (Pelè) e Varrucciu questa era la formazione che dagli altoparlanti veniva scandita dall’inconfondibile voce di Piero Bini ed accompagnata, non da un pubblico ma da un popolo festante che allora stringeva d’assedio lo stadio Bruno Nespoli.
Si, Feliciano Orazi ha scritto insieme ai suoi ragazzi una pagina importante della storia delle casacche bianche, l’anno dopo l’impatto con il calcio di serie C non fu brillantissimo e a metà campionato ci fu l’avvicendamento con Gennaro Rambone che riuscì nel miracolo salvezza.
Il mister di Avezzano vinse cinque campionati in serie D e allenò squadre importanti come la Fermana, l’Avezzano, l’Olbia, il Frosinone, il Savoia, lo Spezia, la Vastese, il Lanciano e il Chieti lasciando un’eredità di affetti e ricordi che rimangono immutati nel tempo.
Tutt’oggi gli sportivi olbiesi conservano di lui un ricordo legato appunto a bei momenti vissuti nel calcio, ricordi che non si sono mai sbiaditi e sono rimasti sempre vivi tra i “suoi ragazzi” e la sua gente. Lassù lo aspetta una nuova squadra e lui sarà ancora una volta pronto a ripartire.