Arzachena presenta a cittadini e turisti, giunti numerosi in occasione delle festività pasquali, un biglietto da visita non proprio edificante della pulizia del proprio mare.
Il 18 aprile scorso infatti il primo cittadino Roberto Ragnedda ha dovuto emettere diverse ordinanze di divieto temporaneo di balneazione, per la qualità non adeguata delle acque di alcune località del comune gallurese.
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna, responsabile dell’attività di controllo della qualità delle acque sul territorio regionale, ha infatti rilevato parametri fuori norma nei punti di monitoraggio di Capriccioli, Punta Capaccia in località Romazzino, Ea Bianca, Cala Bitta e Tremonti sul litorale di Baja Sardinia.
L’attuazione del provvedimento di ordinanza da parte del sindaco si è resa necessaria per la presenza di valori eccessivi di escherichia coli ed enterococchi intestinali nei campioni prelevati dall’Arpas.
Gli agenti di polizia locale hanno provveduto ad apporre i divieti di balneazione nelle immediate vicinanze di ciascun specchio acqueo destinatario del provvedimento, in attesa di nuove analisi che certifichino il ripristino delle condizioni di normalità.
In passato provvedimenti di divieto temporaneo alla balneazione sono stati emessi durante il periodo estivo su alcune spiagge del territorio comunale, quando l’attività di controllo delle acque ha fatto emergere parametri non conformi, dovuti alla presenza di un numero molto elevato di bagnanti sugli arenili.
In questo caso invece i valori fuori norma non sono da imputare ad un eccessivo carico antropico in quanto le spiagge sono ancora pressoché deserte e l’afflusso dei turisti è minimo in raffronto alla stagione estiva.
Le problematiche sono verosimilmente da imputare ad uno smaltimento dei reflui non a norma di legge da parte di abitazioni, ville, strutture ricettive, attività commerciali ubicate nelle zonedestinatarie delle ordinanze, o imbarcazioni transitanti nello specchio acqueo antistante la costa.
Non è da escludere che anche le condizioni meteo avverse dei giorni scorse, con raffiche di vento intense, abbiano potuto favorire la concentrazione di batteri in prossimità dei punti di monitoraggio.
In attesa di nuove comunicazioni da parte dell’Arpas, restano interdetti alla balneazione 630 mt. di arenile in località Capriccioli, 3090 mt. in località Tremonti, 1865 mt. a Cala Bitta, 2902 mt. in località Ea Bianca e 605 mt. a Punta Capaccia.