Niente parole o proclami. Il Movimento Cittadino di Olbia, affiliato con l’associazione Abbadorzu di Ittiri, ha dato vita ad un blitz fulmineo. Prima ha rivendicato l’azione con una lettera protocollata all’attenzione del sindaco Giovannelli e poi, attraverso la donazione di un sostenitore, ha comprato 5 contatori e, a cominciare da quello di installato questa mattina, li piazzerà in altrettante case a cui Abbanoa ha praticato lo slaccio.
Il “commando” formato da donne energiche e risolute è entrato in azione questa mattina e per prima cosa, chiavi inglesi alla mano, si è occupato di ridare l’acqua alla signora Giuseppina Carta, 87 anni, che abita nelle case popolari di via Della Giara. Il suo debito con Abbanoa supera i 4 mila euro e con la sua pensione è impossibilitata a pagare.
Nella sua casa, priva di riscaldamento, sono ancora presenti i segni dell’alluvione del 2013. Nei prossimi giorni la provocazione attiva del Movimento Cittadino “restituirà” i contatori ad altre 4 famiglie, 3 a Olbia: in via Volterra, in via Modena e un’altra in via Della Giara, e una a Telti.
“Con questa azione – si legge nella nota del Movimento Cittadino inviata al sindaco – non riteniamo di andare contro i regolamenti in quanto abbiamo tutte le intenzioni di pagare un giusto prezzo per un servizio che dovrebbe essere quanto meno corretto; l’acqua è un bene primario ma Abbanoa ha provveduto a rimuovere i contatori senza prendere in considerazione le situazioni e le problematiche dei nuclei familiari ove sono presenti invalidi, anziani, e minori”. Ecco l’intervista a Giuseppina Carta:
https://vimeo.com/144776962