OLBIA. “L’idea nasce per cercare di portare una testimonianza del dramma che ha colpito la mia famiglia e la famiglia Barabino. Il murale rappresenta un manifesto contro il bullismo e il cyberbullismo”.
È Matteo, il padre di Vincent Plicchi, lo youtuber che nel 2023 aveva deciso di togliersi la vita in diretta TikTok dopo essere stato attaccato sul web da un gruppo di hater, a parlare della nuova opera di street art realizzata dagli artisti Mambo e Rusty in via della Refezione. Il murale, un inno alla speranza, è dedicato a suo figlio Vincent e ad Achille Barabino, anche lui scomparso prematuramente.
Un’opera nella quale gli artisti dell’Emilia Romagna hanno raffigurato i due giovani e alcune tra le loro più grandi passioni, come il gatto siamese di Vincent e l’ape simbolo della squadra di rugby di Achille. Accanto un’altra sezione per dire basta al bullismo e al cyberbullismo.
L’opera è stata inaugurata questa mattina, alla presenza di familiari e amici di Vincent e Achille, e dei due artisti. Hanno partecipato anche il sindaco di Olbia Settimo Nizzi e la vice sindaca Sabrina Serra, l’assessora ai Servizi Sociali Simonetta Lai, l’assessore al Turismo Marco Balata, il dirigente del liceo scientifico Luigi Antolini e la preside dell’Istituto Panedda Giuseppina Pino, insieme a tanti studenti delle scuole olbiesi accompagnati dai loro insegnanti.
“La speranza – ha detto Mambo – è lasciare ai giovani un messaggio importante attraverso il loro linguaggio, la street art”. “Con l’arte si possono esprimere le emozioni e si posso lanciare messaggi forti come questo – ha dichiarato la vice sindaca Serra -. Quella dei graffiti è un’attività che abbiamo regolamentato per permettere agli artisti di esprimersi e alla quale teniamo molto”.
“Probabilmente faremo fatica a bloccare il cyberbullismo – così Rusty – ma dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti per difendersi”. “La cosa più importante che i giovani possono fare per combattere il cyberbullismo – ha dichiarato Matteo Plicchi – è parlarne con persone di cui hanno fiducia e stima, qualcuno che ritengono possa supportali. Che sia la famiglia oppure il migliore amico o la fidanzata. L’importante è non tenere il dolore dentro perché è quello che porta ai drammi ed è quello che vogliono le persone che creano quest’odio verso gli innocenti”.