Libertà e democrazia. Due valori che al giorno d’oggi appaiono scontati da quanti sono nati in un periodo storico in cui erano già ben consolidati all’interno della società. Per questo motivo stamane, davanti alla biblioteca comunale di Olbia, si è svolta la commemorazione della liberazione d’Italia, nel ricordo dei partigiani che hanno lottato contro la dittatura del regime fascista e nazista.
La manifestazione, organizzata dall’assessorato alla pubblica istruzione in collaborazione con la biblioteca e l’ A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha coinvolto tutte le scuole superiori di Olbia e la scuola civica di musica, che ha aperto l’evento con “l’inno di mameli” e lo ha concluso con l’inno partigiano “Bella Ciao”.
Durante l’incontro sono intervenuti l’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Antonio Orunesu, il preside dell’istituto tecnico statale “Dionigi Panedda” Gianni Muzzu, il presidente onorario dei circoli dei sardi in Italia Tonino Mulas e un rappresentante degli studenti di ogni istituto superiore, che hanno voluto ricordare con scritti estrapolati dai diari dei partigiani la sofferenza di quegli anni e l’importanza delle loro eroiche gesta. È stato inoltre fatto rispettare un minuto di silenzio per il terribile naufragio di ieri che ha portato alla morte di 900 persone nel mar Mediterraneo.
Una giornata dedita alla celebrazione ed al ricordo degli eroi che hanno salvato l’Italia, per una riflessione più ampia su ciò che eravamo, ciò che siamo e ciò che saremo se non ci impegneremo assiduamente nel mantenimento di questi imprescindibili fondamenti di uguaglianza e sovranità popolare. (Altre foto in fondo all’articolo)