OLBIA. La festa in onore di Sant’Antonio Abate, nonostante il tempo incerto, è iniziata con la messa e il rito intenso e simbolico della benedizione degli animali e del pane impartita dal parroco di San Michele Arcangelo, don Theron Casula. Un gesto che ha dato il via a una serie di appuntamenti che andranno avanti per tutta la giornata.
Durante la mattinata, i fedeli si sono riuniti in chiesa per la messa solenne e per ricevere il pane tipico della festa, distribuito dal comitato organizzatore presieduto da Antonello Mele e dal priore Roberto Santoni. La celebrazione è stata arricchita dai canti del coro Sos Astores, diretto dal maestro Peppino Orrù.
Alle 16:30 avrà luogo uno dei momenti più attesi: la solenne processione in onore del santo. La statua di Sant’Antonio Abate, trasportata su un tradizionale carro a buoi proveniente da Orotelli, attraverserà le principali vie del quartiere. Ad accompagnare il corteo, la Banda Musicale “F. Mibelli” di Olbia e i gruppi folk di Olbia e Orotelli. Il percorso toccherà via Marco Polo, corso Vittorio Veneto, via IV Novembre, via Walter Frau e via Bazzoni Sircana, per concludersi sul sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo.
Subito dopo, intorno alle 17:15, si terrà il momento più carico di simboli: la benedizione e l’accensione del grande falò, Su Fogarone, emblema di luce e purificazione. A rendere l’evento ancora più caratteristico sarà l’esibizione delle maschere tradizionali del gruppo i Thurpos (i ciechi) di Orotelli, che porteranno un tocco del carnevale barbaricino.
La giornata si concluderà con la festa laica. Sul palco salirà la band Zenias. Durante la serata si terrà anche l’estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi.