Dopo venticinque anni “Il Giudicato di Gallura. Curatorie e centri abitati” di Dionigi Panedda viene riproposto al pubblico. Ad accollarsi l’onere della ristampa anastatica del volume, consultatissimo dagli studiosi di Medioevo sardo, è stato l’editore Paolo Sorba all’interno della prestigiosa Collana Larathanos.
L’opera, considerata una delle monografie più importanti del grande studioso Dionigi Panedda, originario di Bitti e olbiese d’adozione, verrà presentata a Olbia, presso la sala conferenze del museo archeologico, giovedì 23 novembre dalle 17:30 alle 19:00, e alla Casa del Miele di Monti sabato 25 alle 18:00.
Durante la serata al Museo interverranno: Sabrina Serra, assessore alla Cultura e vecesindaca del comune di Olbia; Fabio Pinna, professore associato di archeologia cristiana e medievale dell’Università di Cagliari; Dionigi Pala, nipote e curatore dell’archivio Dionigi Panedda; Marco Agostino Amucano, curatore della collana Larathanos, e Francesco Mameli, docente di ricerca in storia, beni culturali e studi internazionali dell’Università di Cagliari. Sarà presente l’editore Paolo Sorba.
L’appuntamento a Monti, dal titolo “Sulle orme di Dionigi Panedda”, è organizzato dall’associazione culturale Erèntzia. La serata sarà moderata da Gianni Mutzu, ex dirigente scolastico dell’Istituto Panedda di Olbia. Anche in quest’occasione interverranno Marco Agostino Amucano e Dionigi Pala. Ci saranno inoltre Francesca Meloni, vicepresidente dell’associazione Erèntzia, e i ragazzi della scuola di organetto “Sos Misureris”.
Fabio Pinna, nella sua introduzione alla ristampa, riferendosi all’importanza dello studio di Panedda ha sottolineato: “Il risultato di un lavoro così impegnativo è un’opera che per il metodo adottato, per la visione d’insieme e la qualità dei dettagli non ha precedenti in Sardegna e può rappresentare non solamente un caposaldo di una ideale biblioteca della storia e dell’identità gallurese, valida per le comunità di tutta l’ampia porzione nord-orientale dell’isola corrispondente al territorio della Gallura medievale, ma un fondamentale strumento per comprendere su più ampia scala alcuni caratteri dell’insediamento medievale dell’isola”.
Il nuovo volume, che si fregia di una raffinata veste grafica, comprende, oltre all’introduzione di Pinna, anche un nuovo apparato cartografico a colori che accompagna la lettura curatoria per curatoria, consentendo, anche in virtù delle foto satellitari di dettaglio, una più facile riscontrabilità sul terreno di confini e siti e degli insediamenti medievali di ubicazione certa o incerta, o ancora mantenutasi fino ai nostri giorni.
Le eleganti tavole a colori sono state curate da Francesco Mameli dell’Ateneo di Cagliari. A Dionigi Pala, che ha consentito e promosso la nuova pubblicazione dell’opera dello studioso Panedda, è spettato scrivere alcune essenziali note biografiche alla ristampa, impreziosita da foto inedite offerte dallo stesso Dionigi Pala e da Aurelio Spano, e dai ritratti in china d’inchiostro dell’artista Lino Pes.