OLBIA. Il Coordinamento Gallura continua a farsi sentire contro la speculazione eolica e fotovoltaica. L’ultima assemblea si è tenuta all’Auditorium Petr’Alluttu di Luogosanto.
“Ciò che mettiamo in discussione è la modalità in cui questa transizione sta avvenendo, con progetti calati dall’alto che prevedono l’installazione di mega parchi eolici o fotovoltaici” ha detto ha ricordato Agostino Peru, portavoce del movimento spontaneo.
Secondo l’attivista Maria Grazia Demontis “La priorità è quella di bloccare tali impianti e spingere la Regione, attraverso la sensibilizzazione delle Amministrazioni locali, alla richiesta di una moratoria dei progetti. In secondo luogo è necessario stilare, in accordo con enti locali e comitati, un piano energetico regionale che tenga conto delle peculiarità dei territori e delle direttive europee non considerate”.
L’incontro è stato moderato da Daniela Piras. Gianni Monteduro, referente insieme a Marta Tolar nella commissione tecnica di Tempio, ha sottolineato la necessità di “trattative forti tra enti locali e Regione, e tra Regione e Stato. Un altro strumento da adottare è far valere lo Statuto autonomo sardo. Occorre anche analizzare le sperequazioni riguardo le quote di energia da produrre in Sardegna. Non è possibile che la Sardegna sia chiamata a produrre una quantità di energia capace di coprire il consumo di oltre 50 milioni di abitanti”.