La Procura della Repubblica del Tribunale di Tempio Pausania ha inviato un avviso di Garanzia in ordine al reato di peculato a 12 fra dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Olbia: Giovanni Achenza (ex city manager), Nicolò Saba (ex dirigente del settore finanziario), Mauro Scanu (ex dirigente settore tecnico), i dirigenti Antonello Zanda e Michele Baffigo, gli istruttori tecnici Alessandra Buioni, Patrizia Lei, Fabio Sanna e Giovanni Dettori, i funzionari Sergio Usai e gli ex Francesco Tola e Bastiano Deledda. Dovranno giustificare le somme di denaro ricevute per incarichi relativi alla loro partecipazione a commissioni giudicatrici di gare attivate dal Comune di Olbia. Il totale ammonta a 417 mila euro.
L’avviso di garanzia, firmato dal procuratore Domenico Fiordalisi, notificato questa mattina agli interessati, è stato originato da un verbale di controllo di regolarità amministrativa redatto dal segretario generale del Comune di Olbia, Stefania Giua.
La materia del contendere riguarda attività svolte dalla struttura prima del 2010 e si basa su una ambigua norma che non chiariva in maniera netta se le commissioni esaminatrici delle gare d’appalto, costituite da dirigenti e tecnici interni, avrebbero dovuto essere pagate per lo specifico incarico o se quel lavoro, come sostiene la Procura, si doveva considerare già compreso nello stipendio.
Per uscire dall’ambiguità amministrativa, il Comune attraverso una delibera di Giunta del 2008, aveva adottato un norma, riportata nel regolamento, che prevedeva il pagamento specifico per gli incarichi delle commissioni. Tale norma, proprio nel 2010, è stata superata da una legge nazionale che elimina i cosiddetti extra per le gare d’appalto.
Gli avvisi di garanzia riguardano all’incirca 7 gare espletate tra il 2006 e il 2010. Nello specifico: riqualificazione del centro storico, rete cittadina del gas, rete di videosorveglianza, illuminazione pubblica, servizi di manutenzione del verde pubblico, l’Urban Center e la raccolta dei rifiuti solidi urbani.